La mappa delle città più “intelligenti” d’Italia.

Nella top ten delle realtà urbane più smart della penisola si collocano poi Mantova, Parma, Trento, Brescia, Reggio Emilia, Roma e Firenze, altre a Bologna che è in pole position, Milano e Torino. Il voto finale (da 0 a 100) viene conseguito sulla base di quattro parametri che ogni città deve avere: stato delle infrastrutture e delle reti, diffusione dei sensori per la raccolte delle informazioni sul territorio, presenza di piattaforme telematiche per l’integrazione dei servizi, disponibilità di applicazioni e servizi “intelligenti”.
Se Bologna è stata promossa a pieni voti (ha preso 100), Milano con un dignitoso 97,7 segue a stretto giro ed è la migliore tra le grandi città della penisola alla voce infrastrutture e reti per il trasporto pubblico e per i servizi di smart mobility. Car, bici e scooter sharing, in particolare, anche in versione elettrica o in modalità integrata ad altri mezzi di trasporto (come, per esempio, bus-auto o bici condivisa con un unico biglietto) sono il fiore all’occhiello della capitale economica italiana.
La maggiore parte delle nostre città, però, risulta ancora impreparata in materia di applicazioni tecnologiche e servizi innovativi: su 116 città campione dell’indagine solo un terzo (39 comuni per la precisione) si colloca nella fascia alta della classifica e dispone almeno di un’app per il pagamento della sosta.

Leggi tutti i dettagli in questo articolo.

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