Rca, 9 milioni di scatole nere nel 2020.

In Italia il cambiamento è già in corso. L’assicurazione telematica, cioè l’integrazione tra la filiera assicurativa classica e quella telematica, che prevede l’installazione sui mezzi di dispositivi in grado di gestire dati e servizi, sta sempre prendendo più piede e avrà un’accelerazione nei prossimi anni. In particolare si vuole porre in evidenza l’assistenza alla persona e diagnostica dell’auto. Le scatole nere più evolute saranno create per segnalare eventuali guasti o prevenirli e prestare soccorso in tempo reale. Coi dati del dispositivo, un genitore che presta l’auto al figlio può controllare il comportamento del ragazzo sulla propria automobile e cioè se supera determinate aree e il rispetto dei limiti di velocità; ancora, insieme con il GPS può essere tenuto sott’occhio il traffico fornendo indicazioni sui percorsi più rapidi.
Tuttavia, ci sono ancora delle aree buie quali: il costo dell’installazione della scatola nera è a carico dell’assicurazione, occorre però vedere se e in che misura saranno a carico del cliente i costi dell’abbonamento annuale al GPS e quelli della eventuale disinstallazione. Questo è uno dei temi scottanti che impediscono l’introduzione dell’obbligo della Rca con scatola nera: oggi, le compagnie sono libere di offrire la Rca con black box e di offrire lo sconto che ritengono opportuno; diversi disegni di legge in passato ipotizzavano un obbligo a carico delle assicurazioni, con ribassi fissi, predeterminati.

Leggi tutti i dettagli in questo articolo.

Condividi questo articolo:

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on email