Alle origini del drifting: la storia della tecnica di sbandata controllata


Drifting significa “andare alla deriva“, ma per gli appassionati d’auto drifting significa invece nuvole di fumo, sgommate sull’asfalto e una grande dose di spettacolo. Si tratta di una tecnica motoristica in cui si guida l’auto in una sbandata controllata, cioè realizzando il cosiddetto “traverso”. I piloti esperti di questa specialità sono capaci di grande impatto scenografico e tecnica sopraffina, non a caso sono nati anche dei tornei dedicati. Ma da dove nasce il drifting?

Tutto iniziò negli anni ’70 in Estremo Oriente…

Il drifting oggi è diffuso in tutto il mondo, ma questa tecnica di guida ha origine in Giappone. Il “fondatore” è infatti considerato il pilota di auto e moto Kunimitsu Takahashi. Fu lui, agli inizi degli anni Settanta, a inventare i fondamenti della tecnica, fondamenti sviluppati e affinati in seguito da Keiichi “the Drift King” Tsuchiya. Questo secondo giapponese li utilizzò nelle gare clandestine sulle montagne nipponiche, creando anche campionati notturni di uphill e downhill.

Da lì, questa disciplina motoristica si è diffusa in tutto il mondo, con decine di campionati dedicati svolti in autodromi o strade chiuse al traffico. In questi tornei si valuta non la velocità, bensì l’abilità di controllare l’auto nei traversi seguendo regole precise. Quali? Per esempio non è consentito far riprendere aderenza alla ruote posteriori, così come non si può procedere con le ruote anteriori dritte se si avanza in un rettilineo.

Quali sono le auto migliori per fare drifting?

Il drifting è possibile solo con auto a trazione posteriore: la tecnica consiste proprio nella perdita di aderenza delle ruote dietro, quelle cioè che scaricano a terra la potenza del motore.

I veicoli più utilizzati sono leggeri e facili da controllare, con molta potenza al posteriore. I modelli preferiti sono di provenienza giapponese: le Mazda, le Toyota, le Nissan, le Subaru Impreza e BRZ, la Mitsubishi Lancer Evo, ma anche le BMW M3 ed M4, la Dodge Viper SRT e la Ford Mustang.

Negli ultimi anni è stata la serie di film Fast and Furious a contribuire alla popolarità del drifting. A tal proposito, il terzo capitolo della serie, “Tokyo Drift“, è completamente dedicato a gare clandestine sulle strade della capitale giapponese.

Per approfondire, leggi l’articolo completo.

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