Contro le strade ghiacciate la novità si chiama asfalto elettrico


Il problema del ghiaccio e della neve sulle strade è di stretta attualità nel periodo invernale. Per risolverlo, è in atto negli Stati Uniti la sperimentazione di un innovativo asfalto conduttivo, in grado di sciogliere ghiaccio e neve. È sicuro e non inquina l’ambiente, al contrario del sale e dei deghiaccianti chimici che troviamo su tutte le strade del territorio.

I problemi ambientali dei prodotti chimici antigelo

Chi, alla guida sotto una nevicata o in una gelida mattinata di gennaio, non ha invocato l’intervento di uno spargisale per contrastare neve e ghiaccio? Una richiesta legittima, ma con conseguenze per niente positive sull’ambiente. Il sale e, in generale, i prodotti antigelo distribuiti sull’asfalto favoriscono sì la sicurezza, ma hanno un forte impatto sulla natura: effetto diserbante, distruzione della microfauna e microflora nel terreno, rischio d’inquinamento delle falde solo per citare 3 problematiche. Le piogge, infatti, “lavano” la carreggiata e fanno confluire in profondità i prodotti sparsi. Questa situazione potrebbe essere ora evitata grazie allo sviluppo di un rivoluzionario asfalto elettrico.

Come funziona l’asfalto conduttivo?

L’asfalto conduttivo è costituito da trucioli in acciaio e particelle in carbonio in quantità pari al 20% della “miscela” totale. Una parte tutto sommato contenuta, ma che consente la diffusione d’energia elettrica a basso voltaggio senza rischi in caso di contatto diretto. Tale energia genera calore che porta a riscaldare il manto stradale ed evitare il deposito della neve o la formazione del ghiaccio. Sviluppato dai ricercatori del Peter Kiewit Institute in Nebraska, il nuovo asfalto conduttivo ha suscitato l’interesse della Federal Aviation Administration (FAA), cioè l’Agenzia del Dipartimento dei Trasporti americano.

Asfalto elettrico: funziona davvero?

In Nebraska l’asfalto conduttivo è già in azione dal 2002 sul Roca Spur Bridge, un ponte lungo 36 metri alle porte della città di Lincoln. Nonostante l’intenso flusso veicolare e il clima rigido, lo speciale manto “elettrico” non ha fino a oggi richiesto interventi straordinari di manutenzione e, nel contempo, ha impedito che si verificassero incidenti stradali. Un risultato davvero importante se consideriamo che i ponti congelano con grande facilità essendo esposti alle intemperie del clima sia da sopra che da sotto. L’elettrificazione del Roca Spur Bridge costa 250 dollari (tradotto: 236 euro circa) per contrastare una tempesta di neve di tre giorni: molto meno di un camion di sostanze chimiche.

Per approfondire, leggi l’articolo completo.

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