Pedaggio in autostrada: quali sono gli aumenti del 2017?


Come ogni anno, è arrivato il decreto ministeriale che autorizza, a partire dal 1° gennaio 2017, i rincari alle tariffe dei pedaggi autostradali. L’aumento tariffario non è spalmato indiscriminatamente su tutte le società concessionarie, ma tiene conto della reale attuazione degli investimenti programmati e di altri parametri. Per cui è vero che in generale la crescita è pari allo 0,77%, ma è meglio controllare nei dettagli su quali autostrade pagheremo di più.

Nuove tariffe in autostrada: l’elenco

Quanto pagherete in più? Aggiungete al valore del biglietto attuale la percentuale indicata di seguito:

  • Milano-Brescia: la Brebemi, già considerata cara dagli utenti, ha ottenuto un incremento tariffario da primato: +7,88%.
  • Torino-Milano: la Satap, i cui cantieri sono aperti da oltre 10 anni per il tanto atteso ampliamento, aumenta del 4,60% sul tratto in questione (per la Torino-Piacenza, gestita dalla stessa società, lo scatto è dello 0,85%).
  • Torino-Aosta (Ativa): +0,88%
  • Venezia-Trieste: +0,86%
  • Brescia-Padova: +1,62%
  • Parma-La Spezia: +0,24%
  • Milano-Serravalle (che gestisce anche le tangenziali milanesi): +1,5%
  • Tangenziale di Napoli: +1,76%
  • Raccordo della Valle d’Aosta: +0,90%
  • Autostrada Tirrenica: +0,90%
  • Torino-Savona: +2,46%
  • Strada dei Parchi (Roma-L’Aquila-Pescara): +1,62%
  • Tangenziale est esterna di Milano: +1,90%
  • Pedemontana Lombarda: +0,90%

Non è finita: essendo aumenti percentuali, ogni pedaggio da casello a casello terrà poi conto degli arrotondamenti, passati o attuali. A conti fatti ci potranno dunque essere, su alcuni specifici percorsi, aumenti più elevati (con conseguenti proteste) oppure pedaggi pressoché invariati.

E gli sconti ai pendolari?

Il ministero delle Infrastrutture ha richiesto l’estensione per ulteriori 12 mesi dell’agevolazione tariffaria dedicata ai pendolari che guidano in autostrada giornalmente: il sistema, dal meccanismo progressivo, riconosce sconti che arrivano fino al 20%, che riguardano i titolari di Telepass che percorrono almeno 20 tragitti al mese entro un raggio massimo di 50 km.

Per approfondire, leggi l’articolo completo.

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