La targa dell’auto si è danneggiata? Ecco come sostituirla


La targa della tua auto si è danneggiata a causa di un incidente oppure deteriorata dal tempo oppure l’hai persa lungo la strada? Dovrai provvedere al più presto alla sua sostituzione per non incorrere in multe sgradite. Per circolare in tranquillità ti diamo le dritte su come reimmatricolare la targa non più leggibile.

Gli step per fare richiesta di nuova immatricolazione

L’articolo 102 del Codice della Strada prevede che la targa deve essere sempre perfettamente leggibile. Il rischio è una multa che varia tra i 41 e i 168 euro anche nel caso in cui la leggibilità sia solo parzialmente compromessa.

Recati al più presto allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) e chiedi una nuova immatricolazione. Dovrai arrivare allo sportello con documenti e moduli da riempire, tra cui:

  • targa deteriorata;
  • carta di circolazione (il libretto);
  • certificato di proprietà (dal 2018 congiunto alla carta di circolazione);
  • modulo di richiesta di reimmatricolazione, ovvero il modello DTT2119;
  • modulo di richiesta di rinnovo di iscrizione al PRA Mod. NP2;
  • fotocopia del documento di identità dell’intestatario

Stai richiendo l’immatricolazione perché la targa ti è stata rubata o smarrita? Ricordati di fare prima la denuncia di furto alla Polizia entro 48 ore. La richiesta di reimmatricolazione andrà fatta dopo 15 giorni allegando anche copia del verbale di denuncia. In queste due settimane potrai comunque circolare sostituendo la targa con un pannello a fondo bianco riportante le scritte della targa originaria: se non lo fai e viaggi senza targa rischi una multa tra gli 84 e i 335 euro.

Quanto costa sostituire una targa persa o illeggibile

Riepilogo dei costi:

  • emolumenti ACI: 27,00 euro;
  • imposta di bollo per iscrizione al PRA: 32,00 euro;
  • diritti MCTC: 10,20 euro;
  • imposta di bollo per reimmatricolazione: 32,00 euro.

A questi costi manca solo quello della targa, che varia a seconda di quanto indicato dal Dipartimento dei Trasporti terresti sul Portale dell’Automobilista.

Per approfondire leggi l’articolo completo.

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