Il futuro della guida autonoma, tra incidenti di Uber e prove sulla neve!


Uno spettacolare incidente: a fine marzo una delle 12 Volvo XC90 con cui Uber sta effettuando i test sulla guida automatica è rimasta coinvolta in uno scontro con un’altra auto. Un grosso stop dunque a questa tecnologia? Non sembra proprio essere così…

La dinamica dell’incidente

La Volvo XC90 stava guidando da sola per le strade di Tempe, Arizona. In auto c’erano comunque due occupanti, come prevede il protocollo dei test sul “self driving”, uno sul lato guida e l’altro come “back-up” sul lato passeggero. I rilievi della Polizia sul luogo dell’incidente hanno comunque sollevato Uber da ogni responsabilità, caduta invece sul conducente dell’altro veicolo: l’autista aveva infatti saltato una precedenza centrando il SUV svedese.

Volvo ha confermato l’appoggio al progetto anche se questo incidente, senza feriti gravi, si somma a quelli che già hanno coinvolto i veicoli a guida autonoma di Tesla e di Google. Questo rappresenta un paradosso, visto che la tecnologia deve essere un passo avanti verso strade più sicure.

Come procederanno i test

Uber aveva sospeso, in via precauzionale, i test di guida autonoma sulle strade pubbliche sia in Arizona che a Pittsburgh (Pennsylvania), centro nevralgico da cui è stato avviato l’intero programma sperimentale. La sospensione da parte di Uber è durata circa 70 ore, per poi riprendere una volta appurato che la Volvo XC90 non aveva colpe nell’incidente. Così, a San Francisco il programma prosegue, ma solo per la raccolta di dati e la mappatura del territorio e non per il trasporto di persone.

Nel frattempo, Google…

La neve, comunque, sembra meno pericolosa delle strade dell’Arizona. Stiamo parlando dei test a bordo della Chrysler Pacifica con la quale Waymo, azienda controllata da Google per lo sviluppo della tecnologia di guida autonoma, sta effettuando dei test sul lago Tahoe, fra Nevada e California.

I test con il van del gruppo FCA servono a fare passi avanti verso la messa a punto dei sistemi dedicati a districarsi nelle condizioni più difficili (neve e pioggia), che attualmente limitano la visuale di sensori e radar.

Per saperne di più leggi l’articolo completo.

Condividi questo articolo:

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on email