Telefono alla guida? Le (pessime) statistiche degli automobilisti italiani


Usare lo smartphone alla guida è una brutta abitudine, e ciò che emerge da questa indagine Quixa è un quadro raccapricciante sul comportamento degli italiani, specie i giovani. Quali sono i numeri del fenomeno?

“Stetoscopio – Il sentire degli assicurati italiani” è il nome dell’indagine, uscita a giugno 2017, promossa dalla compagnia assicurativa Quixa e condotta dall’istituto di ricerca MPS Evolving Marketing Research.

Cosa rivela l’indagine sugli automobilisti

Il 23,5% degli intervistati confessa di usare lo smartphone in auto senza viva-voce o auricolare e il 23% di inviare o leggere messaggi alla guida. Il valore è sicuramente in difetto e la percentuale andrebbe rivista al rialzo.

I più indisciplinati sono i giovani: quasi il 60% degli automobilisti tra i 18 e i 24 anni usa il telefono per messaggi, WhatsApp ed e-mail. Il 41% di loro conferma inoltre di telefonare senza usare Bluetooth o cuffie.

Si tratta di un dato allarmante aggravato dal fatto che il 20% dei giovani ammette di usare lo smartphone mentre guida per aggiornare i social o scattare selfie (moda che, come risaputo, ha già portato a tragiche conseguenze).

Come contrastare il fenomeno (secondo i colpevoli)

Gli intervistati rivelano che continuerebbero a usare lo smartphone in auto anche se entrasse in vigore la legge che prevede la sospensione della patente.

Per loro sarebbe più efficace l’introduzione di sanzoni più alte (le teme il 51% degli intervistati) o una maggiore decurtazione di punti dalla patente (27%).

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