Il tutor è fuorilegge: come cambierà la vita in autostrada


Vi sarà sicuramente capitato di trovare sopra le vostre teste la scritta “Controllo velocità tramite Tutor”. Ecco, la Corte d’Appello di Roma ha ordinato ad Autostrade per l’Italia di rimuovere tutti questi dispositivi. Sapete perché?

La violazione del brevetto

I giudici di 2° grado romani hanno stabilito che il tutor autostradale viola il brevetto che appartiene alla Craft, azienda toscana guidata da Romolo Donnini.

A fine anni ’90, Donnini presentò ad Autostrade un “sistema di sorveglianza e controllo del traffico su strade e autostrade” (da lui inventato e brevettato). Autostrade per l’Italia non fu interessata all’idea, tuttavia nel 2004 la stessa società brevettò il dispositivo Sicve… che non è altro che lo stesso tutor della Craft.

Cosa farà ora Autostrade per l’Italia

Il Tutor non verrà rimosso, ma convertito in un altro sistema. La società autostradale non vuole infatti annullare i benefici del tutor, che ha fatto diminuire del 70% le morti in autostrada.

Pertanto, pagherà alla Craft la sanzione civile prevista per tenere attivo l’attuale sistema (500€ al giorno per ogni giorno di ritardo dalla rimozione dei Tutor) e, in breve tempo, lo sostituirà con un altro.

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