Cosa troveremo nell’auto del “2017”


Il rapporto tra auto e persone, sia chi guida che chi è passeggero, sta evolvendo continuamente. Sta cambiando in particolare l’interazione non solo con la guida stessa, ma anche nei confronti degli oggetti che ci accompagnano lungo la strada: da piacere di guida a piacere del viaggio. La prima parola d’ordine è connessione.

Ecco perché l’auto del futuro parte dall’HMI, Human Machine Interface. Che cos’è? Lo spiega Stefano Casari, direttore tecnico di MTA (azienda italiana all’avanguardia in questo campo, e non solo) in un’intervista del Corriere della Sera.

Dimenticate il cruscotto come lo vedete oggi

«L’obiettivo finale è quello di sincronizzare tutto: per esempio, poter utilizzare sul quadro strumenti funzioni che fino a oggi si trovavano solo sul display centrale». Stefano Casari fa riferimento al cruscotto di alcune Audi e della nuova Lamborghini Huracàn, progettato proprio da MTA. «Abbiamo studiato la possibilità di ricreare parte della mappa del navigatore lavorando su un software open source come Linux. È la prima volta che accade nel settore dell’automotive».

Sta arrivando la generazione dell’head-up display, un quadro strumenti al centro della plancia totalmente diverso da com’è oggi: «Non immaginiamo che smartphone e tablet sostituiranno i cruscotti, anche solo per motivi di sicurezza e durata, ma il futuro per questa novità è roseo.»

Pulsanti? Non esisteranno più (forse)

La novità principale sta dunque in questi display sovrapponibili. Ma come funzionano? «La ricerca ci sta portando verso la voce e il gesto, lo sfioramento dello schermo. I comandi tradizionali non scompariranno, ma ci saranno anche altre modalità d’attivazione». Leggere i messaggi e utilizzare i social sembrano essere una nuova necessità per chi si muove in auto: «Più che di veicoli si parla ormai di smartphone su quattro ruote…».
Ma tutto questo non significa anche attenzione per guidare in sicurezza? «Ovviamente, ci sono procedure da rispettare anche in questo campo.»

HMI significa autonomia in auto

L’HMI è l’interfaccia necessaria che fa comunicare uomo e auto «perché questo tipo di comunicazione cambia, ma l’interazione rimarrà sempre». Il significato è semplice: prima di radar, laser e altro che guideranno l’auto al posto nostro, serve sviluppare un mezzo che fin da subito ci permetta di parlare e interagire con l’automobile in maniera chiara, efficace e rapida.

Per la guida autonoma ci vuole, prima ancora, autonomia in auto.

Per approfondire, leggi l’articolo completo.

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